Ma si risolve con qualche semplice accorgimento
Chiariamo subito che l’infezione può avvenire solo se il virus entra in contatto con le nostre mucose, nello specifico bocca, naso e occhi. La stragrande maggioranza dei contagi avviene per via aerea, motivo per cui le mascherine chirurgiche riescono ad essere efficaci. I contagi derivanti da contatto con oggetti sono poco frequenti, e non avvengono in modo diretto. Il problema sorge quando tocchiamo ad esempio uno smartphone infetto e, successivamente, portiamo la mano alla bocca, agli occhi o al naso. In questo caso diverrebbe pericoloso anche grattarsi per un prurito alla palpebra, poiché il reale veicolo di contagio sarebbero le nostre mani.
Questo è il motivo per cui si insiste tantissimo sulla questione igiene e sulla necessità di lavare le mani spesso e in maniera approfondita. Ovviamente, se dopo averle lavate utilizziamo di nuovo uno smartphone infetto, torniamo al punto di partenza. Per minimizzare i rischi è quindi opportuno disinfettare il proprio telefono con una certa regolarità. E’ sufficiente utilizzare un panno inumidito con alcool, acqua ossigenata o candeggina.
Accorgimenti simili dovrebbero essere riservati anche ad altri oggetti utilizzati con frequenza, come le maniglie delle porte, il telecomando, il mouse e la tastiera del PC.
Utilizzando invece cuffie ed auricolari per smartphone non è possibile infettarsi in maniera diretta. Può tuttavia presentarsi una situazione simile allo scenario appena descritto, dove le nostre mani diventano veicolo di trasmissione. Anche utilizzando accessori del genere è consigliabile stare attenti all’igiene, pulendoli con prodotti che abbiano una percentuale alcolica pari o superiore al 70%. Nel caso delle mani invece basta una percentuale alcolica pari almeno al 60%, a patto che la pulizia sia accurata e per almeno 20 secondi.